Un tema che una decina di anni fa LEGO ha sviluppato per un certo periodo, quello dei Vichinghi, è tornato in auge negli ultimi anni soprattutto grazie ad alcune serie televisive dedicate a questo popolo affascinante.

Dal punto di vista prettamente LEGO, il nuovo set Villaggio Vichingo 21343 può essere inserito in diorami medievali, perché storicamente gli uomini del Nord hanno convissuto più o meno pacificamente con le civiltà europee che noi rappresentiamo con armature, castelli, spade e scudi. Non mi stupirei tuttavia se qualcuno li inserisse anche in un'ambientazione più piratesca.
Quel che è certo, è che questo set è pensato per un pubblico adulto, con un profilo espositivo molto elevato. Da ogni angolo il villaggio è curato nei minimi dettagli, non ha una forma quadrata regolare, ma si sviluppa con una certa libertà come se fosse un'isola.
Mettete tutto questo insieme al fatto che stiamo parlando di 2103 pezzi per 140€ di listino, e che è un set non esclusivo LEGO, e potremmo dire con sicurezza che sarà un best seller.

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È un set che proviene dal portale Lego Ideas dove il designer BrickHammer lo ha proposto raggiungendo i 10.000 supporters ma non ottenendo l'approvazione ufficiale di Lego. Successivamente il progetto è stato ripescato tra i candidati ad una collaborazione tra LEGO e Target, la nota catena di distribuzione americana, vincendo la messa in produzione come set ufficiale. Nel frattempo però il designer, conscio della bellezza e potenzialità della sua idea, aveva presentato un nuovo villaggio vichingo ancora più completo, rifinito, e con colori più vivaci. A questo punto LEGO non ha potuto far altro che bocciare anche la seconda idea e prendere spunto da entrambi i progetti per la definizione del set definitivo. Parte di questa storia è illustrata all'interno delle istruzioni.

Layout

Il villaggio vichingo 21343 non ha una forma regolare, quindi non si presta molto ad essere esposto su una mensola all'interno di un mobile vetrina, ma piuttosto su una credenza o un ripiano.
Rappresenta un fazzoletto di terra circondato da acqua, sul lato frontale vi è un approdo per un eventuale nave, e include tre edifici, una torretta di avvistamento, e una piccola miniera.

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Gli edifici sono chiaramente ispirati ad alcune caratteristiche e tradizioni del popolo Vichingo, abbiamo infatti la fucina di un fabbro dove forgia e decora elmi, scudi, armi e utensili come picconi, nel mezzo vi é la longhouse, la sala dove vive il conte, yarl o re che sia, e dove ci si riunisce per le assemblee attorno al fuoco. L'ultimo edificio sorge proprio sopra la miniera, all'interno non è che ci sia molto a parte una scrivania e qualche frutto, ma contiene la scala che porta in cima, dove con un ponte di corde si raggiunge la sottile torretta di avvistamento.
I primi due edifici si possono aprire rimuovendo il tetto, quello della longhouse non è facilissimo da reinserire, ma di sicuro é una soluzione molto pratica per scoprire gli interni e per una migliore giocabilità, per lo stesso motivo la terza struttura invece si apre dal fianco, rimuovendo tutta la parete piuttosto facilmente.
Ciascun edificio è costruito su una propria piattaforma, queste tre si possono unire con un fissaggio a clip: sinceramente l'ho trovato un pochino scomodo nel disassemblaggio, perché gli agganci vengono via dalla propria sede e bisogna ricollocarli, e non molto rigido nel momento in cui si vuole spostare l'intero set unito.

Dettagli

Devo dire che dal punto di vista dei dettagli l'ho trovato un set molto completo, a partire dalle rifiniture dell'esterno dove si trovano residui di neve, vegetazione, una certa complessità nelle rocce, fino alle abitazioni rifinite con decorazioni ed elementi (di legno o dorati) sui bordi dei tetti.
Sempre all'esterno poi troviamo una pietra decorata con rune, pesci appesi ad essiccare, barili di una qualche bevanda con tanto di rubinetto, e una interessante scala in pietra.
Sul retro infine in una grotta é ricavata una miniera, probabilmente di un qualche metallo.
Negli spazi interni invece troviamo un fuoco che è possibile aumentare di intensità con un mantice stilizzato, l'incudine e tutto il necessario per la lavorazione dei metalli, il cibo sul fuoco nella longhouse, il trono, e diversi elementi appesi.

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Il terzo edificio e la torretta di avvistamento spiccano invece per la scala di ingresso, la porta (fatta davvero bene) e il ponte.

Minifigures

I personaggi non sono moltissimi, solo 4. A rappresentanza del fatto che il popolo Vichingo fosse piuttosto avanti in termini di parità di generi, troviamo due maschi e due femmine. I maschi hanno il tradizionale elmo con le corna che con tutta probabilità, come ci viene ricordato nelle istruzioni, non è mai stato utilizzato realmente dai popoli norreni. Per questo motivo non mi sarebbe dispiaciuto se fossero stati inclusi dei capelli per i due maschietti, perché anche quando entrano in casa a ripararsi dal freddo sono costretti a tenersi su l'elmo cornuto.

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Sono stati creati per l'occasione due torsi inediti, e tutte e quattro le paia di gambe hanno delle nuovissime stampe molto ben curate. Se aggiungiamo il martello con decorazioni stampate e i due nuovi scudi, possiamo constatare che le minigigures danno sicuramente una gran soddisfazione, perché davvero ben riuscite.

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A mio avviso però, almeno uno o due bambini avrebbero potuto metterli, anche per rendere il set più giocabile dai più giovani. È davvero bizzarro come ci si concentri sempre di più sulla parità dei sessi dimenticandosi, come in questo caso, dei bambini!
Altra, secondo me grave, mancanza é la totale assenza di animali.

Tecnica ed esperienza costruttiva

Ho apprezzato davvero le pagine iniziali delle istruzioni, dove oltre a raccontare la nascita del progetto, vengono descritti diversi aspetti del popolo Vichingo, la società e le loro usanze.

Ciascuno dei tre edifici inizia con la costruzione del basamento, chiaramente é la parte più noiosa, ma l'interesse si recupera rapidamente dal secondo o terzo sacchetto andando a costruire tutto ciò che si erge sopra il terreno. In breve si raggiunge il tetto e piacevolmente la fine del set, che comunque riesce ad essere un buon compromesso tra la novità nelle tecniche e la facilità di montaggio anche per i più piccoli.

Infine, è davvero piacevole notare l'assenza totale di adesivi.

Conclusioni

Purtroppo quello Vichingo è un popolo sul quale ci sarebbe tanto, troppo da raccontare per un set da soli 2000 pezzi. Per questo motivo sono stati sicuramente necessari dei compromessi, come l'assenza di un'imbarcazione, di letti, animali, e spazio necessario ad altri elementi molto importanti come ad esempio un telaio per i tessuti, una bancarella, a scapito poi della giocabilità.
Si è potuto optare solo sulla cura di molti dettagli che rendono il set dal punto di vista espositivo davvero ben riuscito, con un buon equilibrio nei colori e nella distribuzione delle forme.
Una piccola pecca, il sistema di fissaggio tra le tre piattaforme, poco stabile durante lo spostamento, e clip da ricollocare ogni volta.

La pesante assenza di un'imbarcazione, simbolo di uno dei più grandi talenti dei popoli nordici, e chiaramente compensata dal set 3 in 1 Nave vichinga 31132, che speriamo rimanga in commercio ancora per un po'. L'edificio che invece è possibile costruire come alternativa, nello stile non ha nulla a che vedere con questo nuovo villaggio vichingo.

Aggiunte ed integrazioni

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Siccome, come ho detto, si potrebbe raccontare molto di più sui Vichinghi, e per dirla tutta il drakkar 3 in 1 é fin troppo grande in proporzione al villaggio, vi aggiungo qualche immagine degli edifici e dell'imbarcazione che ho realizzato scaricando gratuitamente le istruzioni su rebrickable.com. Chiaramente non sono progetti ottimizzati per la reperibilità dei pezzi, quindi alcuni colori o parti sono da sostituire, ma convivono davvero bene se esposti con il set ufficiale.